domenica 29 aprile 2012

Colombina

Vesti la giubba,
la faccia infarina,
la gente paga e rider vuole qua
e se Arlecchin
s’invola Colombina,
ridi pagliaccio
e ognun t’applaudirà.
Tramuta in lazzi lo spasmo e il pianto,
in una smorfia il singhiozzo e il dolor,
ridi pagliaccio
sul tuo amor infranto,


ridi per quel che t’avvelena il cor!

venerdì 27 aprile 2012

Pensiero - 1

L'unico antidoto alla gelosia e alle sue possibili tragiche conseguenze è la fiducia in se stessi. Nessun uomo o donna ci appartiene, ma dobbiamo sapere che non abbiamo bisogno ci appartenga, così come le cose che servono alla sussistenza ci sono date a prestito e non serve possederle ed accumularle. Sapendolo, saremo padroni della realtà.

venerdì 20 aprile 2012

Se non puoi farlo, scrivilo

Pure il suicidio è un gesto di vita: batte forte il cuore nel volerlo fare. Ciascuno ha i suoi motivi, molti e nascosti, ma di solito si sceglie sempre l'ultimo: quella persona che ci ha rifiutato, l'ultima umiliazione, l'ultima cosa perduta. Sempre ci si uccide per troppo desiderio, perché, se più nulla si desiderasse, quieti si starebbe nell'assenza di cambiamento. Sono le troppe e troppo grandi azioni da fare, che si condensano nell'ultima: vorrebbe essere un grido, ma è silenzio; vorrebbe essere amore, sempre, ma è odio; vorrebbe essere tante parole, tante risate, tanto pianto, ma invece è la coscienza che si spegne come una sigaretta nella cenere bagnata.

I love women

C'è una sensazione che da un po' di tempo mi ossessiona: e cioè quella, vaghissima, che le donna siano schiave. Schiave di alcuni loro piaceri di cui non si preoccupano di indagare le radici profonde. La superficialità può essere attraente, rilassante, ma per poco tempo, poiché si tratta comunque di una finzione. Ieri sono andata ad una sede della CGIL di Palermo, ma avrebbe potuto benissimo essere un altro posto: la sala d'aspetto di un medico, un supermercato, ecc. Bene, nella lunga attesa del mio turno, ho avuto agio di osservare tutte le donne che affollavano la piccola sala con sedioline addossate ai muri, ed ho notato che: tutte erano perfettamente, alcune pesantemente, truccate; smalti per unghie ed improbabili nail arts si sprecavano; tutte erano tinte, permanentate, stirate e méchate, anche e soprattutto quelle che lamentavano più difficili condizioni economiche e familiari; ma la cosa che più mi ha stupito è stato vederle vestite alla moda: una moda occidentale, plastificata, uniformata, da ragazzine, con voluminosi pantaloni a carota sblusanti sui fianchi già abbondanti, impietosi leggings a grosse righe orizzontali su brevi cosciotti, maglie che avrebbero dovuto cadere fluenti su snelle figure, costrette a contenere seni di misura extra, e così via...Insomma, nessuna di quelle donne, nel vestirsi, aveva considerato se stessa, ma aveva adottato supinamente il modello di una donna ideale quanto insulsa. Con il risultato che sembrava far parte di un gruppo di clown che mi divertita e mi faceva tanta tenerezza, ma pure, mi faceva sentire diversa ed inferiore. Detto ciò, mi fiondo in un negozio a comprare pantaloni a carota, leggings strizzacosciotti e maglie con grandi visi di donne languide ed occhiali da sole...

sabato 7 aprile 2012

Le ragazze

I giovani amano essere malinconici e agnostici. I giovani amano, immersi nel loro sogno di essere coscienti. Occhi aperti pronti a credere agli oroscopi e ai fiori. Le ragazze scelgono abiti e capelli come in un rito propiziatorio che potrà cambiare loro la vita. Misurano in centimetri la loro fortuna nel sesso. Vogliono essere sottili come fuscelli per essere amate, ma forti come rocce per sopportare le delusioni.

lunedì 2 aprile 2012

Le famiglie

Non ci credevo, che le famiglie son polveriere con un coperchio non ben poggiato sopra, pronto a saltare svaporando con un sibilo segreti devastanti: morti, aborti, suicidi dell'anima, rapporti malati che non curano il male, ma lo aumentano e diffondono, credevo cose da romanzi, quelle che ho saputo delle famiglie vere, della famiglia mia.

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